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di arte e artigianato
a Venezia
La zona prende il nome dal fatto che in questi luoghi erano gestite dai Procuratori di S.Marco una serie di case che venivano assegnate alle famiglie indigenti, secondo volontà espresse nei lasciti.
Oltre a questa zona esistono altre due luoghi che sono stati denominati delle Procuratie, una a Dorsoduro e una a Santa Maria del Giglio per analoghi motivazioni.
La gestione di tali tre zone infatti era suddivisa tra tre differenti gruppi di Procuratori: quelli de Ultra che si occupavano della zona a Santa Maria Maggiore e gestivano il lascito di una serie di appartamenti da parte di Filippo Tron, quelli de Citra che si occupavano di quelli a S.Geremia derivati dal lascito di un certo Zuane Ravagnan, mentre la zona a S.Maria del Giglio era in parte gestita dai procuratori de Supra relativamente ad un lascito di un Luca Moro e in parte da quelli de Citra per il lascito di un certo Giacomo Corner.
La creazione dei Procuratori a Venezia inizia con la nomina di un primo procuratore perchè sorvegliasse la costruzione della Basilica di S.Marco, via via seguito da alcuni altri fino ad arrivare al numero di 6, suddivisi a gruppi di due in Supra, Citra e Ultra.
Quelli de Supra dovevano aver cura della chiesa ducale e della Piazza; quelli de Ultra amministrare al di là del Canal Grande e quelli de Citra al di qua dello stesso canale.
Nel 1422 venne aumentato il loro numero a nove, tre per gruppo. I procuratori rimanevano in carica a vita, ed erano di dignità seconda solamente al Doge.
Nelle immediate vicinanze si trova il Campo San Geremia, ricco di parete stemmi, vere da pozzo, Palazzo Labia e la chiesa che conserva le spoglie di Santa Lucia:
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