alla scoperta
di arte e artigianato
a Venezia
Deriva dalla presenza di molte officine di fabbri qui presenti.I fabbri erano numerosissimi in città e lavoravano una data quantità di ferro per i dogi che allora commerciavano come i privati. La loro confraternita si stabilì nella chiesa di San Moisè che comprendeva anche alcune case vicine. Al piano terreno c’era il deposito di carbone, alla metà della scala c’era una stanza che serviva per le elezioni e le adunanze, nel piano superiore c’era la sala grande con altare di legno dorato e dipinti di celebri autori, al terzo piano c’era l’archivio e una stanza per le armi destinate alla festa del giovedì grasso in Piazza dove, vestiti di tutto punto, tagliavano la testa al toro insieme ai Beccai e distribuivano le carni al popolo in onore della vittoria contro il Patriarca di Aquileia nel 1162.
In calle si ritrovano una Madonna con Bambino con baldacchino metallico sovrastante, uno scudo gotico
e una targa che ricorda l'abitazione dei patrioti veneziani Attilio ed Emilio Bandiera
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