alla scoperta
di arte e artigianato
a Venezia
Il nome del campo deriva dalla storpiatura di S. Ubaldo e presenta un caratteristico campanile “mozzato” mentre della relativa chiesa ormai non c'è più traccia.
La chiesa venne costruita agli inizi del IX secolo per volere delle famiglie Giusto e Tron ed intitolata inizialmente a Sant'Agata. Bruciata e ricostruita, venne infine intitolata a Sant'Ubaldo (storpiato poi appunto in San Boldo), data la vicinanza con un ospedale che attorno alla fine del 1300 era stato lì costruito dalla famiglia DeMatteo. Come molte altre chiese venne poi distrutta, per far posto ad abitazioni, nel periodo napoleonico e ad oggi ne rimane solo il campanile privo di cuspide.
Nel campo si trova una delle classiche vere da pozzo cittadine
e nei pressi si trova uno dei sette ponti storti della città
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