alla scoperta
di arte e artigianato
a Venezia
Il campo prende il nome dall'omonima chiesa parrocchiale di S. Martino, eretta all'inizio del settimo secolo sopra una delle isole chiamate «Gemini», o «Gemelle», dai popoli di terraferma, che fuggivano l'invasione dei Longobardi e rifatta poi in epoche successive. fino alla forma attuale realizzata nel 1540 su progetto del Sansovino.
Tra gli episodi storici si ricorda l'omicidio avvenuto in chiesa all'inizio del 1700 di Gaetano Marasso per mano de conte Domenico Althan il quale una volta catturato venne giustiziato per decapitazione. Si narra che fosse vestito molto elegantemente il giorno che si lasciò catturare, che andando al patibolo salutasse gli amici che incontrava e che parlo a lungo prima di morire con la frase "Popolo addio".
In campo tra le varie opere d'arte pubblica da notare un rilievo composto da tre parti:al centro S. Martino che dona il mantello al povero, in basso lapide con iscrizione fiancheggiata da volute desinenti in zampe leonine su vasi e collegate con drappi ad un cherubino sul lato inferiore, sopra iscrizione sormontata da croce gigliata senza scomparto
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