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di arte e artigianato
a Venezia
La principale curiosità del Campiello del Angaran, nome di nobile famiglia piacentina, è costituita dal medaglione in marmo rappresentante un imperatore d'Oriente. La rassomiglianza di questa figura con quella incisa in antichi soldi d'oro fanno supporre che l'imperatore in questione sia Leone VI di Bisanzio, imperatore bizantino dal 886 al 912.
Il fatto curioso non è tanto legato alla figura rappresentata quanto all'origine del marmo utilizzato per l'incisione. La leggenda storica narra che questa pietra fosse proprio la pietra portata da Lorenzo Tiepolo dopo la vittoriosa battaglia di Acri del 1256 contro i Genovesi a segno della distruzione del forte Mongioja. Tale segno tangibile di vittoria era stata reso necessario per ovviare alla cattiva fama di condottiero di cui il generale Tiepolo tristemente godeva. In realtà già dalle cronache del 1800 pare sia stato smentito questo legame e che della pietra, originariamente collocata nei pressi della chiesa di San Pantalon, si siano perse le tracce a partire dalla fine del XVI secolo. Dal campiello poi, attraverso il sottoportico, si accede alla Corte Paruta, caratteristica corte interna che presenta un porticato con colonne di pietra
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