alla scoperta
di arte e artigianato
a Venezia
Il nome del campo deriva da Nicolò da Tolentino, ma l'appellativo è legato ai religiosi che lì si insediarono al seguito di S. Gaetano da Thiene a metà del cinquecento, fuggiaschi dal sacco di Roma perpetrato da Carlo V. La chiesa ed i religiosi furono rispettivamente teatro ed attori di una truffa perpetrata verso la fine del settecento quando un fedele, un tal Romano, che ogni giorno pregava nella cappella di S. Gaetano all'interno della chiesa, fece intendere ai religiosi di conoscere un metodo segreto per pulire perfettamente gli argenti; fattosi consegnare le argenterie della chiesa le riportò effettivamente molto lucenti. Solo successivamente i religiosi scoprirono, loro malgrado, che erano state sostituite da falsi oggetti ma il furbastro nel frattempo era ormai sparito da Venezia.
Mettendosi la chiesa alle spalle si possono vedere le facciate dei due palazzi Palazzo Condulmer e Palazzo Foresti che si affacciano sullo stesso rio del campo, sedi rispettivamente dei consolati di Austria e Germania il primo e del comando dei vigili urbani il secondo
Copyright © 2015-2019 Massimiliano Bianchi e Confartigianato Venezia - Tutti i diritti riservati
Developed by gb-ing, powered by etc-cms
termini d'uso - esclusione di responsabilità - privacy e cookie