alla scoperta
di arte e artigianato
a Venezia
Il campo e tutta la zona prendono nome dalla Chiesa della Salute, opera del Longhena. La costruzione della chiesa iniziò nel 1631, anno in cui terminò l'epidemia di peste che uccise ottantamila persone nella sola città lagunare, per adempiere al voto fatto alla Madonna dai veneziani l'anno prima con la preghiera di far appunto terminare l'epidemia.
Precedentemente in quella zona esistevano un monastero ed una chiesa dedicati alla SS. Trinità che il Patriarcato di Venezia, dopo averli ricevuti dai cavalieri Teutonici alla soppressione del loro priorato veneto a fine del 1500, aveva inizialmente indirizzato come seminario. Con la costruzione della chiesa il Senato della Repubblica Veneziana decretò che venisse visitato una volta l'anno dalla popolazione, attraversando un ponte di barche costruito tra le due rive del Canal Grande, tradizione che continua ancora oggi e che viene celebrata il 21 di novembre.
La festa, una di quelle ancora ad oggi più cara ai Veneziani, prevede di portare un cero alla Madonna entrando in processione nella chiesa, dove nei sei altari viene continuamente detta messa con particolare devozione alla Madonna dal volto bruno con Bambino, e di tornarsene poi a casa non prima di esser passati per il vicino rio terà dei catecumeni dove per tradizione vengono allestite le bancarelle con dolciumi e palloncini, gioia soprattutto dei più piccini.
Oltre alla chiesa ed alla punta della dogana ora adibita a centro d'arte contemporanea, si possono ammirare la vera da pozzo presente nel campo e altre due presenti nell'adiacente Campo di San Gregorio, una delle quali posta all'interno del giardino di Palazzo Genovese, ora adibito ad hotel
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