alla scoperta
di arte e artigianato
a Venezia
Prende nome dal Casino per Nobili che aveva sede nel palazzo sovrastante.
I casini erano piccoli appartamenti, o anche solo delle stanze, dove una determinata compagnia si riuniva, specialmente di notte, per gli scopi più vari: il ballo, le cene, la musica, ma soprattutto il gioco d’azzardo. Ce n’erano di tutti i livelli e per tutte le classi sociali sparsi per la città. Alcuni di questi casini, specialmente nel XVIII secolo, erano luoghi raffinatissimi, carichi d’oro e di stucchi. Nel nostro caso specifico invece si trattava di un casino piuttosto misero, in quanto i suoi frequentatori erano i nobili poveri, che lì abitavano, cioè i Barnabotti.
Nel sottoportico è presente un capitello in pietra bianca con una grata che protegge l'immagine di San Gabriele dell'Addolorata, come riportato nella scritta sottostante
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